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I disturbi specifici di apprendimento

dott.ssa Giorgia Ceci Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale esperta in valutazione e trattamento neuropsicologico dei DSA

VALUTAZIONE DIAGNOSTICA DSA E BES


I disturbi specifici dell’apprendimento, nelle loro diverse espressioni, fanno parte della più ampia gamma dei Disordini evolutivi che possono manifestarsi nell’acquisizione delle abilità linguistiche, negli apprendimenti e nelle funzioni cognitive del bambino. La Consensus conference dell’Istituto superiore di sanità (CC-ISS, 2011) ha definito i DSA “disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale.
Essi infatti interessano le competenze strumentali (lettura, scrittura e calcolo) degli apprendimenti scolastici.

Dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia


Vengono comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche:
• Dislessia, disturbo della lettura (intesa come abilità di decodifica del testo);
• Disortografia, disturbo della scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica);
• Disgrafia, disturbo della grafia (intesa come abilità grafo-motoria);
• Discalculia, disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere ed operare con i numeri).”

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Il DSM V ha aggiunto due condizioni che possono concorrere alla diagnosi di DSA, cioè la difficoltà nel comprendere il significato di ciò che viene letto e la difficoltà nei processi di ragionamento matematico (risoluzione di problemi).
A livello internazionale la prevalenza dei disturbi di apprendimento varia dal 5 al 15% (APA, 2013). Tale aspetto varia a seconda della lingua e della cultura. Secondo l’Istituto superiore di Sanità (2011) la prevalenza in Italia oscillerebbe tra il 2,5 e il 3,5%.

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La valutazione diagnostica per DSA e BES
Quando un genitore o un insegnante rileva la presenza di una difficoltà nel bambino durante l’esecuzione dei compiti scolastici, o dei segnali che possono far pensare ad una fatica nella lettura, scrittura e/o calcolo, è necessario avviare la procedura di valutazione diagnostica. Tale necessità è legata a due aspetti fondamentali:

• la diagnosi precoce (entro i primi anni della scuola primaria e, quando possibile, durante l’ultimo anno della materna), permette di avviare dei percorsi di potenziamento che consentono di rinforzare le abilità di lettura, scrittura e calcolo il prima possibile;
• la valutazione diagnostica per DSA E BES permette di fare luce sulla natura delle difficoltà del bambino, evitando di incorrere in errori di valutazione (“non riesce perché non si impegna”, “se non riesce ha problemi di intelligenza”) che hanno un impatto sull’autostima e sul senso di autoefficacia del minore.

La valutazione DSA o BES implica una serie di fasi necessarie per comprendere la difficoltà del bambino e per strutturare un piano di intervento efficace:
• colloquio anamnestico con la coppia genitoriale, utile a raccogliere una serie di informazioni sul bambino, il suo sviluppo cognitivo, motorio, linguistico ed emotivo;
• valutazione intellettiva;
• valutazione degli apprendimenti (lettura, scrittura e calcolo);
• approfondimenti neuropsicologici (memoria, attenzione, linguaggio, ecc.);
• colloquio di restituzione con consegna della relazione.

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Servizi associati alla valutazione diagnostica per DSA e BES


• Sostegno allo studio specialistico per dsa e bes​

• Trattamento riabilitativo dei dsa (come da Linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità
• Incontri di confronto con gli insegnanti dei ragazzi per promuovere un rapporto di collaborazione: condivisione di strategie, discussione sulle problematiche, partecipazione alla stesura del PDP;
• Incontri formativi per i genitori sugli strumenti compensativi, sulle strategie per spiegare loro, in modo pratico, metodologie efficaci in modo che a casa i ragazzi possano avere degli alleati capaci di aiutarli nei momenti di difficoltà;
• Incontri di orientamento scolastico per favorire una scelta scolastica consapevole o accompagnare lo studente nel cambiamento di un percorso formativo, attraverso l’analisi dei diversi indirizzi di studio, della motivazione e delle attitudini dello studente e con l’intento di prevenire la dispersione e l’abbandono scolastico.
• Consulenza educativa per genitori: durante gli incontri i genitori verranno ascoltati, sostenuti e aiutati ad affrontare preoccupazioni ed incertezze che vivono quotidianamente nelle relazioni familiari e scolastiche, accompagnando i propri figli nella crescita; un importante momento di riflessione sul proprio stile educativo, sulla comunicazione in famiglia e il dialogo quotidiano coi figli. Inoltre, la coppia genitoriale potrà essere sostenuta nell'affrontare situazioni diagnostiche (diagnosi di DSA, ADHD, ecc) in previsione di una comunicazione della stessa al bambino.
 

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